I sindaci rendono omaggio alle vittime del Ponte di Ruffio

Strage fascista di 78 anni fa

CESENA. Questa mattina il sindaco di Cesena e il sindaco di Cesenatico sono andati a Ruffio di Cesena per rendere omaggio ai Martiri di Ponte Ruffio. Nel corso della commemorazione sono state ricordate le vittime dell’eccidio avvenuto il 18 agosto 1944. Nell’agosto di 78 anni fa, alcuni marinai in servizio al semaforo marittimo militare di Cesenatico decisero di disertare per unirsi ai partigiani dell’ottava brigata Garibaldi. Il gruppo, composto dal maresciallo Giuseppe Poggiali e dai giovani Gino Gusella, Rino Liverani, Angelo Prodi, Tullio Giorgetti, Guglielmo Zannuccoli e Sauro Casali (a questi si aggiunsero più tardi Dino Ricci, Arnaldo Gaza e Isacco “Sascia” Hakim), la sera del 18 agosto 1944 si trovava a Ponte Ruffio nella casa colonica della famiglia Pieri. Qui, grazie a una soffiata di uno dei partigiani catturato dai fascisti, venti o trenta brigatisti neri di Cesena (secondo alcune fonti unitamente ad alcuni tedeschi) raggiunsero i marinai e gli altri che si erano uniti a loro, li fecero prigionieri e li portarono al centro del ponte di Ruffio. Una volta arrivati a destinazione li fucilarono. A salvarsi furono Sauro Casali che all’arrivo dei fascisti si trovava fuori dalla casa e per questa ragione riuscì a scappare, e Gino Gusella che legato con gli altri fu solo ferito a un braccio e si salvò fingendosi morto.

Sul luogo della strage nel dopoguerra è stata eretta una stele di marmo a ricordo dei Martiri del Ponte di Ruffio, ed è qui che Lattuca e Gozzoli, insieme ad una rappresentanza di ANPI e ad alcuni Consiglieri comunali dei due Comuni, hanno deposto due corone a nome delle due città unite.

“La nostra città – commenta il sindaco di Cesena – non può dimenticare momenti così bui della nostra storia recente. Accanto alla memoria personale di ciascuno di noi, è fondamentale come comunità mantenere viva la memoria storica di ciò che i nostri avi dovettero affrontare durante il fascismo, pagando anche con la vita la riconquista della libertà”.

“Ricordare è fondamentale e il 18 agosto di ogni anno è una data importante e fondante per la storia delle nostre comunità – aggiunge il sindaco di Cesenatico – e rendere omaggio alle vittime dell’eccidio avvenuto a Ponte Ruffio è un dovere affinché il ricordo dell’orrore che l’Italia ha vissuto in venti anni di dittatura fascista non svanisca e venga tramandato nel tempo alle generazioni future”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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