Olive all’ascolana al tartufo. Sì o no?

È una delle novità al Festival del Cibo di Strada

CESENA. Madrina d’eccezione per il festival del Cibo di Strada. A tagliare il nastro è stata chiamata Beatrice Giordani, figlia di Gianpiero, anima della kermesse cesenate e al quale è intitolato il premio giunto alla seconda edizione. Domani, una giuria composta da sei persone, eleggerà l’offerta migliore sia italiana che straniera. Non sarà un compito facile per i giurati in quanto le proposte culinarie sono tutte di altissimo livello. Con alcune innovazioni. Una, ad esempio, è l’oliva ascolana al tartufo. Di sicuro una proposta interessante che però ha ricevuto giudizi contrastanti. E’ inevitabile quando un grande classico viene modificato sensibilmente. E la presenza del tartufo cambia il sapore, con il tubero che diventa il protagonista. Giusto o sbagliato che sia una cosa è certa, la qualità resta alta. Ed è questo l’elemento del festival cesenate.

E’ per quello che domani per i giudici non sarà facile scegliere. Muoversi fra la qualità è bello per il palato, meno per chi dovrà decidere. Le proposte sono di alto livello non solo negli stand classici, ma anche per i food truck. Cavallucci, ad esempio, propone, fra l’altro, dei paccheri stratosferici, ma anche i passatelli asciutti sono tanta roba. Per il resto ci sarà l’imbarazzo della scelta partendo da due grandi classici: Palermo (cannoli, arancini, ecc.) e Firenze (lampredotto), presenti fin dalla prima edizione. 

Ecco solo qualche esempio delle prelibatezze che si potranno trovare al Festival Internazionale del Cibo di Strada, in Piazza della Libertà, Corso Mazzini e Piazza Giovanni Paolo II:

Argentina – Churrasco de angus, empanada criolla, choripan, lomipan.

India – Pakora, biriani, samosa, chay masala, gulabjamun.

Messico – Tacos, burritos, guacamole.

Perù – Tamales de chancho, arroz chaufa, lomo saltado, empanadas.

Abruzzo (Chieti) – Arrosticini di pecora, hamburger di pecora.

Campania (Napoli) – la vera pizza napoletana, la pasticceria napoletana con babà, sfogliate…

Marche (Ascoli Piceno) – Olive ascolane del Piceno, fritto misto all’ascolana.

Puglia (Manfredonia–Alberobello) – Panzerotti, bombette.

Sicilia (Palermo) – Pani ca’ meusa, panelle, arancine di riso, cannoli.

Toscana (Firenze) – Lampredotto bollito, trippa alla fiorentina.

Emilia (Parma) – Torta fritta e salumi.

Cina – Ravioli cinesi freschi fatti a vista sul momento.

Thailandia – Pad Thai ed altre specialità.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.