Fattore R da la linea. Però bisogna seguirla

Venerdì torna il forum economico della fiera

CESENA. La pandemia ci ha cambiati, ha cambiato anche i giovani, che adesso guardano in modo diverso alle opportunità che il mercato del lavoro offre. Se prima bastava, per iniziare, un “lavoretto” da cameriere o da baby sitter, adesso non si accontentano più. Non vogliono paghe basse, spesso sono ragazzi che hanno studiato tanto, hanno una laurea e un master, conoscono più lingue. E soprattutto vogliono poter conciliare lavoro e vita privata. Come dire, basta vivere per lavorare, iniziamo a lavorare per vivere. Per questo oltre all’ambiente lavorativo è importante la capacità attrattiva e di  trattenimento dei territori. Insomma, cresce la domanda di città a “misura di persona”.

Il tema venerdì sarà dibattuto nel corso di Fattore R che tornerà negli spazi di Pievesestina. Le tematiche internazionali e nazionali – guerra e crisi energetica, pandemia, nuove priorità delle persone – “rimbalzano” su questa sesta edizione che ha come tema la capacità attrattiva e la retention della Romagna verso i talenti, partendo dallo studio che EY presenterà in occasione dell’appuntamento con i risultati dello Human Smart City Index e l’analisi di indicatori legati ai comportamenti ecologici, alle competenze digitali dei cittadini e all’inclusione sociale.

Lo studio delinea un vero e proprio ranking, che classifica le città italiane in base al loro processo di trasformazione in human smart city. Soprattutto si cercherà di capire se la Romagna ha carte da spendere per essere attrattiva e, soprattutto, quali e come lavorare adesso e in futuro per crescere in questa direzione. Tra chi deve crescere pare esserci soprattutto il territorio della provincia di Forlì che è la penultima dell’Emilia Romagna, Regione seconda in Italia “a misura di persona”. La precede il Trentino.

Un dibattito quindi che sarà molto utile per gli imprenditori, ma anche per la politica. Momenti come quelli organizzati da Fattore R sono un arricchimento e gli amministratori devono avere un approccio laico e propositivo. Chi è al vertice di una struttura (pubblico o privata) deve mettersi continuamente in gioco alzando sempre l’asticella. Per farlo però  serve studiare per aggiornarsi. Per questo sono fondamentali kermesse come Fattore R che però potrebbe essere distribuito in un arco temporale maggiore per poter approfondire di più le tematiche all’ordine del giorno.

Questo post è stato letto 79 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *