Si svolgerà a Cesena dal 14 al 16 febbraio 2024, presso il Teatro Verdi (via Sostegni 13/A), Foodomics 2024: 2009-2024, fifteen years on from: where are we now, what’s next, 7a edizione della conferenza internazionale Foodomics, che riguarda le scienze omiche applicate agli alimenti. L’evento è promosso dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna presso il Campus di Cesena e da Ce.DRA. (Centro per la diffusione dei risultati nelle ricerche agricole e alimentari), con il supporto organizzativo di Ser.In.Ar..
“La Foodomica – spiega Alessandra Bordoni (Università di Bologna, Co-Presidente del Comitato Scientifico dell’evento) – è la scienza che applica agli alimenti i metodi della genomica, proteomica e metabolomica: tramite tali analisi è possibile valutare oggettivamente gli effetti del cibo sugli esseri umani: tutto ciò avviene su base scientifica, in quanto questi studi si fondano su valutazioni molecolari che fotografano l’impronta digitale degli alimenti e studiano il loro effetto sul metabolismo umano. Questa disciplina, quindi, apre strade nuove, in quanto può offrire informazioni utili sul rapporto alimentazione/salute, sulla prevenzione di malattie e sull’identificazione di diete appropriate”.
E’ significativo che questo evento si svolga ancora una volta a Cesena, nonostante le pressioni per individuare altre location in giro per l’Europa, a dimostrazione di quanto la ricerca universitaria sulla foodomica raggiunga sul nostro territorio livelli di eccellenza, riconosciuti a livello mondiale.
“Sono passati 15 anni dal primo congresso svoltosi a Cesena nel 2009 – precisa Francesco Capozzi (Università di Bologna e Co-Presidente del Comitato Scientifico) – e tanta strada è stata fatta in termini di scoperte incentrate sul rapporto fra alimentazione e salute, ma tanto ancora c’è da fare. La digitalizzazione della comunicazione ha, poi, causato un fortissimo incremento di notizie sulla rete che riguardano le materie oggetto dei nostri studi: in diversi casi si tratta anche di fake news o comunque di principi sui quali serve una solida base scientifica che possa, secondo i casi, validare o smontare tali affermazioni. Proprio per questo la nostra conferenza evidenzierà quattro quesiti, su cui autorevoli relatori e giovani ricercatori cercheranno di offrire contributi in questa direzione
La prima sessione, prevista nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio, si incentrerà sulla domanda “Cosa c’è di sbagliato e di corretto negli alimenti industriali” e verrà introdotta da Ruud G.M. van der Sman (Università di Wageningen, Paesi Bassi); seguirà la mattina successiva la seconda sessione, il cui focus sarà “Alimentazione e salute: stiamo lavorando nella giusta prospettiva?” e verrà trattato in primis da Elliot Berry (Università Ebraica di Gerusalemme, Israele, Facoltà di Medicina). La terza sessione metterà in evidenza un quesito su cui c’è grande clamore mediatico, ovvero “Le fonti alternative di nutrienti sono una soluzione affidabile?”, con evidente riferimento all’utilizzo di insetti, alghe e proteine vegetali: il relatore principale sarà Francesco Visioli (Dipartimento di Medicina Molecolare, Università di Padova). Foodomics 2024 si concluderà con la quarta sessione prevista il 16 febbraio che verterà su un altro aspetto molto interessante, ovvero “Bioaccessibilità e biodisponibilità: abbiamo bisogno di una nuova etichetta nutrizionale?”, introdotta da John Van Camp (Università di Ghent, Belgio). L’obiettivo è dare una risposta a quesiti cruciali: in che quantità il nutriente contenuto nel cibo perviene agli organi dove deve agire? E’ la struttura stessa dell’alimento che definisce questa disponibilità? Le etichette degli alimenti devono indicare il contenuto di nutriente o la quantità disponibile assorbita?
All’evento parteciperanno complessivamente 120 scienziati (per lo più giovani ricercatori) provenienti da varie parti d’Europa (Israele, Spagna, Rep. Ceca, Danimarca, Germania, Francia e Italia). Complessivamente saranno 30 i relatori che presenteranno le loro ricerche approvate dal Comitato Scientifico di Foodomics 2024, composto, oltre che dai due co-presidenti Alessandra Bordoni e Francesco Capozzi, anche da Alessandro Cifuentes (Consiglio Nazionale delle Ricerche della Spagna, Madrid), Didier Dupont (INRAE STLO – Istituto Agro Rennes-Angers, Francia), Pasquale Ferranti (Università di Napoli Federico II), Stefania Iametti (Università Statale di Milano), Martin Kussmann (Centro di competenza per la nutrizione, Freising, Germania) e Søren Balling Engelsen (Università di Copenaghen, Danimarca). Il comitato organizzatore è invece presieduto da Elena Babini (Università di Bologna).
La manifestazione si avvale di sponsorizzazioni di rilievo, fra cui quelle di Orogel, Amadori e Babbi, non a caso le più interessanti eccellenze alimentari locali, nate e sviluppatesi su un territorio, quello romagnolo e quello cesenate in particolare, interessato da diversi decenni anche da altissimi livelli in termini di ricerca universitaria e sperimentazione in questo medesimo ambito.
Per ulteriori informazioni sull’evento: https://www.foodomics.org/
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