Nota della Confesercenti che interviene sul centro storico
La Confesercenti interviene sul centro storico. Longa con una nota firmata da Cesare Soldati, presidente Cesenate, eh Graziano Gozi, direttore.
In questa calda estate non sono mancati spunti di discussione, in particolare per quanto riguarda le prospettive del nostro centro storico. Ci inseriamo nel dibattito con le valutazioni dell’Associazione che abbiamo l’onore di coordinare.
Come Confesercenti pensiamo si debba puntare sulle vocazioni di Cesena e su quelle lavorare sistematicamente. Le peculiarità della città, a nostro avviso, sono il libro e il cinema e su questi segmenti si deve puntare con manifestazioni di qualità che devono affermarsi e consolidarsi. Già esistono eventi di buon livello, che riscuotono successo: significa che il terreno è fertile e c’è spazio per caratterizzare l’identità della città.
Accanto a questo si affiancano diversi momenti di grande interesse, sia sul piano enogastronomico che su quello sportivo: si tratta di eventi che vanno benissimo per completare l’offerta della città. Ma la particolarità ed il richiamo che deve portare ad identificare Cesena agli occhi del visitatore e consolidarsi nel cuore dei nostri cittadini, a nostro avviso, sono il libro ed il cinema.
La spinta per seguire l’obiettivo della città turistica andrebbe ulteriormente sostenuta con un miglioramento dell’arredo urbano e della manutenzione più puntuale di giardini, piazze e strade. Non siamo una città sporca e degradata ma si può fare più e meglio. Su Piazza della Libertà – e mentre lo affermiamo ci assumiamo il nostro pezzo di responsabilità – esprimiamo preoccupazione per il fatto che in vista della sua auspicata apertura non è ancora chiaro e condiviso il progetto di come si vuole far vivere quello spazio.
Si pone, inoltre, con estrema urgenza l’esigenza di creare le condizioni per il ripopolamento commerciale di Piazza della Libertà e delle zone limitrofe come Galleria OIR poiché diversamente si rischia di avere un contenitore nuovo e scintillante circondato da vetrine sfitte: sarebbe un luogo senza anima.
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