Dionisio e Galassi. Un connubio tra arte e vino

L’immagine di 50 metri quadrati con Dioniso trainato da tigri e governato da Pan e da un Satiro. Il medaglione attorniato da una grande ruota con animali esotici. Sei quadri abitati da fauni, sileni e menadi danzanti. Intorno si intercalano fiori e palmette. Scene di caccia. Il mosaico della città romana di fine II secolo d. C. rappresenta un triclinium estivo, caratteristica sala da banchetto all’aperto.

 

Il “Trionfo di Dionisio” e i vini “Galassi”. Un connubio tra arte e vino. Una storia antica come il mondo. Il marchio Galassi rinnova la sua immagine vestendo le etichette con alcuni segmenti del mosaico: il “Trionfo di Dioniso”.

Galassi rappresenta una delle tante eccellenze presenti nella regione che ha allargato gli orizzonti alla gamma di vini come il Pignoletto e Lambrusco, in aggiunta agli storici Romagna Sangiovese, Trebbiano, Cagnina, Pagadebit, Albana, Novello. Inoltre i vini interessati al progetto sono 14.

L’enologo Pierluigi Zama del Gruppo Cevico ha spiegato che le uve di sangiovese Galassi sono etichettate da storia, cultura, arte, innovazione e qualità grazie alla scelta selezionata degli acini in base al grado di maturazione. Scelte di questo genere permettono la commercializzate non solo a livello locale ma soprattutto a livello internazionale dal Gruppo Cevico, di cui Due Tigli fa parte.

Tutto questo è stato illustrato alla presentazione in anteprima nazionale del progetto che vede protagonisti Galassi e il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina.

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Biagia Cannata

Studentessa di Mass media e politica (Unibo - sede di Forlì). Laureata in Scienze politiche. Ha una innata passione per le questioni politiche e sociali a livello non solo locale ma anche internazionale.