Il Monte prima del Monte: uno spaccato della Forlì tra Medioevo e Rinascimento

I lavori di restauro e ristrutturazione del Palazzo del Monte di Pietà – promossi dalla Fondazione per farne la propria sede – contemplarono lo scavo archeologico di tutto il piano terreno per un’area di quasi 800 mq. L’indagine permise di portare in luce la storia di un isolato urbano di particolare importanza per Forlì e di sfogliare “a ritroso” le vicende di quest’area della città, ricostruendo­ne le fasi di occupazione più signifi­cative fino alla costruzione dell’at­tuale palazzo del Monte.
Nel corso dei lavori, visto l’interesse di quanto si andava scoprendo, si decise di conservare a vista una parte di quanto scoperto in modo tale da rendere i sotterranei un luogo archeologico visitabile, offrendo in questo modo alla città un’occasione davvero unica per conoscere il suo passato, tanto ricco quanto poco conosciuto.
Ultimato il restauro dei reperti rinvenuti durante la campagna di scavo – una parte dei quali già esposti in anteprima alla mostra “Il Monte prima del Monte. Archeologia e storia di un quartiere medievale di Forlì” del 2009 – i sotterranei del Palazzo del Monte verranno stabilmente aperti al pubblico a partire da venerdì 5 aprile, assicurando al pubblico la possibilità di ammirare vetri e ceramiche medievali e rinascimentali in una cornice di rara suggestione, ovvero in quegli stessi luoghi che li hanno celati e conservati per secoli, e nei quali sono stati quindi scoperti.
L’esposizione permanente di Palazzo del Monte sarà inaugurata venerdì 5 aprile alle 16.30 alla presenza del presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Piergiuseppe Dolcini, del sindaco del Comune di Forlì Roberto Balzani e, in rappresentanza della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, della dott.ssa Monica Miari e della dott.ssa Chiara Guarnieri, che ha anche curato il percorso espositivo e, insieme allo Studio Lucchi & Biserni, il progetto di allestimento.
La mostra rimarrà quindi aperta nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 per essere quindi visitabile, a seguire, tutti i giorni dal lunedì al venerdì su appuntamento.

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paolorambelli

Paolo Rambelli si è laureato con il massimo dei voti, lode e dignità di pubblicazione, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna (con una tesi sul teatro leopardiano), e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Perugia (con una tesi sulla narrativa del secondo-Settecento e del primo-Novecento). Dal 1998 al 2002 è stato teaching assistant di lingua italiana presso l’Italian Department di UCL (University College London) a Londra. Dal 2002 al 2009 ha insegnato letteratura italiana presso le università di Modena (Facoltà di Lettere e Filosofia), di Ferrara (Facoltà di Lettere e Filosofia) e di Bologna (Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, con sede a Forlì).Dal 2004 al 2008 è stato consulente per la progettazione culturale e le relazioni esterne della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Dal 2009 è responsabile dell’Area eventi e relazioni esterne della stessa. Iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti dal 1990, è stato tra i fondatori del Centro Interuniversitario per lo studio del Classicismo tra Settecento e Ottocento con sede a Forlì, è membro del Comitato Scientifico del Centro Diego Fabbri di studi, ricerche e formazione sul teatro, e i linguaggi dello spettacolo di Forlì, e segretario del Comitato scientifico della collana editoriale “Quaderni Piancastelli”. Ha pubblicato oltre 50 saggi su riviste italiane e straniere, e cura le collane dei Quaderni dell’ass. cult. Incontri internazionali “Diego Fabbri” e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.