Restyling al foro annonario

Partiti i lavori per cambiare il volto. Resta da capire la data di apertura

Non è una novità in assoluto, ma è arrivato a sorpresa e in sordina in questo scorcio di estate in cui imperversano i problemi del Cesena calcio. Sembrava che, almeno nel mese di luglio, non si dovesse parlare d’altro, invece è il Foro annonario che prova a guadagnarsi la scena.

 

Dal 26 giugno è tornato ad essere un cantiere. Il cartello parla genericamente di manutenzione. Si scrive così, ma si legge restyling. Del resto è difficile pensare che una struttura che ha pochissimi anni di vita debba essere soggetta a lavori di manutenzione. Insomma, sarà fatta qualche modifica per dare alla struttura un volto diverso in vista della riapertura.

Se ne parlava fin da quando era entrata in scena la nuova gestione, la compagine societaria che guida il Verdi.

 

Per la riapertura del Foro si era sempre parlato dell’autunno. Siccome non sono arrivati segnali in controtendenza è facile immaginare che l’impegno sarà rispettato. L’ideale sarebbe far precedere o coincidere l’apertura con il festival del Cibo di strada che, tradizionalmente, porta in centro un altissimo numero di persone.

 

A prescindere dalla data di apertura, la cosa importante è sapere che il nuovo Foro ripartirà. Sono ottimista. Non conosco il progetto, ma non credo sarà un salto nel buio. È un ottimismo dettato dalla professionalità dei gestori.

 

Su quello che ci nascerà si possono solo fare delle supposizioni. La presenza di un bar molto qualificato credo sia fuori di dubbio. È il core business del Verdi. Anzi, il bar potrebbe giocare anche un ruolo cardine anche in relazione agli eventi realizzati nella piazzetta. Però niente notte. È sempre stata esclusa questa possibilità.

Poi verrebbe da pensare che la destinazione sarà in linea con il nuovo volto commerciale di piazza del Popolo che è diventata il cuore pulsante del centro e che potrebbe consolidare il suo primato con il valore aggiunto che potrebbe portare il nuovo Foro.

 

Del resto non è la prima volta che si parla di una destinazione che punti  inequivocabilmente sul settore enogastronomico “presentando – scriveva Luca Ravaglia nel marzo scorso sul Carlino – un’offerta che non abbia paragoni con nessun altro luogo di Cesena, sia in termini di quantità che, negli auspici dei gestori, anche di qualità. Il concetto di tradizione resterà un faro, ma verrà rielaborato in chiave contemporanea e presentato in maniera più accattivante”.

Che, poi, tra gli obiettivi, dei nuovi gestori indicava quello di aumentare significativamente il numero di vetrine, creando un percorso in grado di attirare il visitatore, che oggi più che passeggiare corre verso l’ingresso dei negozi ai quali mira.

 

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.