La manovra economica guarda solo alle prossime elezioni. L'ultima versione è una catastrofe
Aiuto. Aiuto. Aiuto. Il baratro appare sempre più vicino. Non per il rischio recessione che, di per sé è un brutto spettro, ma per lo scenario che abbiamo di fronte e il pessimo livello della nostra politica. La maggioranza ha scritto una manovra catastrofica e l’opposizione non sa proporre un’alternativa credibile.
Ma andiamo con ordine. La manovra è quanto di peggio ci possa essere. Credo siano sufficienti quattro voci. Innanzitutto l’Europa ha imposto clausole di salvaguardia per 20 miliardi nel 2020 e di 28 nel 2021. Il che significa che la prossima legge di bilancio partirà da meno 20 miliardi e quella successiva da meno 28. Montagne invalicabili. Ma non è tutto. Gli investimenti sono stati ridotti di quattro miliardi. Quindi se prima la manovra non era espansiva figuriamoci adesso. Però, si sa, gli investimenti non votano. Però aiuterebbero il ciclo economico del paese. Poi c’è il taglio per tre anni dell’adeguamento delle pensioni oltre i 1.522 euro al mese. Porterà 253 milioni. Niente di drammatico, quest’ultima voce, però è l’ennesimo colpetto a quel ceto medio che è stato quello più martoriato.
Che si tratta di una manovra da dimenticare è testimoniato dal fatto che Salvini e Di Maio non ci hanno messo la faccia. Non erano in Senato, a fianco di Conte, quando l’ha illustrata. Giggino aveva impegni al ministero (quali? boh), mentre Salvini (udite, udite) era impegnato al ministero per incontrare Al Bano, si, il cantante. Un impegno istituzionale al quale non si poteva assolutamente rinunciare.
E l’opposizione che fa? Non batte chiodo. Fa il compitino dialettico. Cerca le battute più efficaci, ma, di fatto, non propone un progetto alternativo. Berlusconi punta solo a far cadere il governo cercando i voti per proporre una maggioranza alternativa senza però tenere conto che è un’ipotesi che a Salvini non piace. Il Pd invece è incartato in un dibattito interno in vista delle primarie del tre di marzo, esattamente un anno dopo la scoppola elettorale. Vi prego, non fate le cose in fretta. Nel frattempo nessuno elabora una linea politica. Una proposta alternativa. Una situazione surreale.
Quindi è inevitabile che ci sia un elettorato disorientato. Significativa è la notizia pubblicata da Dagospia: a Berlusconi è stato recapitato un sondaggio riservato che attesta che Lega e 5Stelle sono in fortissimo calo. Soprattutto per gli effetti della manovra. Ma precisa anche che l’opposizione non intercetta gli scontenti. Tutti si rifugiano nell’astensione.
Significativo, in questo senso, è il Buongiorno di oggi di Mattia Feltri su La Stampa. Termina con una frase emblematica:.dopo questo governo, con questa opposizione, ci sono il fuoco e le fiamme.
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