Sì può avere una dimensione romagnola senza perdere identità e autonomia
Sono molte le cose delle quali noi cesenati dovremmo essere orgogliosi. Abitiamo in una bella città con una vivacità che può essere presa ad esempio da tanti altri territori anche di dimensione maggiore.
Certo, non tutto va bene madama e la marchesa. Ci sono, ad esempio, ancora due crack bancari che gridano vendetta e che hanno tolto una discreta dose di potere d’acquisto ai risparmiatori.
Una delle cose delle quali essere orgogliosi invece è la fiera. Abbiamo una struttura che non solo funziona ed ha i conti in ordine, ma può anche fare politiche di sviluppo. Buona parte di questo è possibile grazie ad una scelta (all’epoca molto contestata) fatta da Paolo Lucchi circa cinque anni fa: spostare Macfrut a Rimini continuando a gestirlo.
Certo, la fiera cesenate ha sempre avuto i conti in ordine. Domenico Scarpellini, l’ex presidente, è sempre stato una formichina. Però è innegabile che buona parte del business ruotasse soprattutto attorno a Macfrut. Ma la principale fiera cittadina non solo era arrivata alla fine della sua espansione, ma era in fase calante. Il tutto perché la sede cesenate era insufficiente. Portarla a Rimini le ha ridato vitalità e la sua gestione garantisce quel ritorno economico che permette alla fiera cesenate di poter mettere in cantiere una politica espansiva. Il resto lo fa quel ciclone che risponde al nome di Renzo Piraccini, l’uomo giusto al posto giusto.
Soprattutto questo ci permette di poterci sedere a qualsiasi tavolo trattando alla pari con chiunque. Non abbiamo bisogno di andare da nessuno col cappello in mano. Cosa che, invece, pare sia costretta a fare Forlì che dialoga con Parma e Rimini per cercare di avere un futuro e con la speranza di salvare la Fiera Avicola.
Secondo me questa vicenda ha insegnato molto. Soprattutto ha fatto capire che è sempre più utile ragionare in ottica romagnola. Facendolo però difendendo la propria autonomia. In questo caso Cesena e la sua fiera hanno tracciato una strada che dovrebbe essere presa ad esempio se si vuole portare il nostro territorio a competere con quelli più sviluppati.
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