Rezza-Mastrella al Teatro Alighieri

RAVENNA. Divertenti e terribili, anarchici e surreali, Flavia Mastrella e Antonio Rezza saranno ospiti de La Stagione dei Teatri martedì 19 marzo alle 21 al Teatro Alighieri.

Nello spettacolo, dal titolo 7-14-21-28, Mastrella e Rezza giocano alla vita come in un ideogramma: volumi triangolari diretti verso l’alto coesistono con linee orizzontali, ma in verticale si muove solo l’uomo. In questo spettacolo affrontano un tema frequentato da tempo, che riguarda la fatica di vivere e che mescola tutte le ossessioni e i punti di vista di un percorso artistico che nel 2018 è valso a Rezza-Mastrella il Leone d’oro alla carriera per il Teatro.

Un testo di Flavia Mastrella, Antonio Rezza, con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, (mai) scritto da Antonio Rezza, habitat di Flavia Mastrella, assistente alla creazione Massimo Camilli, produzione Rezzamastrella, TSI La Fabbrica dell’attore, Teatro Vascello.

“Salti in lato e sui contorni – osserva Rezza riferendosi allo spettacolo -: perdita del significato residuo e parola alle cifre dello sterminio. Inutile pensare a chi moriva ieri quando lo sterminio è in pieno corso. Lo spazio è come un numero, per chi si vuole perdere, per chi rinuncia al filo del discorso che è lo stesso filo che ti impicca. Il corpo si è dato alla gola che raschia ormai nell’intimo. Il fianco duole ancora per una nuova ed eterna alleanza. Qui non si racconta la storiella della buona notte, qui si porge l’altro fianco. Che non è la guancia di chi ha la faccia come il culo sotto. Il fianco non significa se non è trafitto. Con la gola secca e il corpo in avaria si emette un altro suono. Fine delle parole. Inizio della danza macabra”.

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