27 Agosto 2025
Cesena

A seguito della conclusione della seconda ed ultima fase del periodo transitorio previsto dalla Legge Regionale n. 24/2017 sulla tutela e l’uso del territorio, l’Amministrazione comunale, attraverso gli uffici dell’Urbanistica, ha effettuato una mirata ricognizione dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA), residenziali e polifunzionali, derivanti dal precedente strumento urbanistico (PRG 2000), non ancora convenzionati e a cui la Legge regionale aveva posto il limite di 6 anni (scaduto nel 2024) per poter essere convenzionati e quindi attuati.

E’ emerso che circa 34,5 ettari di territorio, interessati da PUA o sub-comparti di PUA non convenzionati entro i termini di legge, non sono più edificabili. Le aree in questione sono variamente localizzate nel territorio comunale: quelle polifunzionali a Case Frini, Villachiaviche e Pievesestina. Tra quelle residenziali, quelle di maggiore estensione sono a Case Castagnoli e Ponte Abbadesse, a Diegaro, Sant’Egidio e Borello, San Carlo e Pioppa. Questi dati si aggiungono a quanto registrato alla conclusione della prima fase del periodo transitorio (2021) che poneva il termine per avviare l’iter approvativo dei Piani Urbanistici Attuativi del previgente PRG 2000: in quella fase vennero eliminate aree edificabili corrispondenti a 11 PUA per un totale di oltre 64 ettari di territorio.

“La ricognizione condotta dagli uffici comunali – commenta l’assessora alla Programmazione urbanistica Cristina Mazzoni – ci consente di fare chiarezza sull’effettiva fattibilità dei Piani Urbanistici Attuativi ereditati dal precedente PRG 2000 e recepiti nel Piano Urbanistico Generale, attualmente in vigore. La decadenza di circa 35 ettari di territorio precedentemente destinati all’edificazione, oggi non più edificabili, è un dato molto importante che bene si inserisce tra le politiche a tutela del territorio e tra le azioni di abbattimento del consumo ingiustificato di suolo pubblico. Tutte le aree interessate verranno ora riclassificate con destinazioni coerenti con le nuove strategie urbane: dalle dotazioni ecologico-ambientali, ai territori rurali, fino ai tessuti consolidati nelle zone già infrastrutturate. Proseguiremo dunque in questa stessa direzione per un città di oggi e del domani sempre più verde e attenta alla qualità della vita dei suoi cittadini, puntando su politiche di riuso e innovazione”.

In linea con quanto previsto dalla legge regionale, ma anche dal Piano urbanistico generale, le aree interessate verranno riclassificate assumendo nuove destinazioni compatibili con le strategie urbanistiche comunali: territorio rurale; dotazioni ecologico-ambientali; tessuti consolidati in caso di aree già infrastrutturate.

È questo un passaggio urbanistico rilevante, che contribuisce alla riduzione del consumo di suolo. Il Comune di Cesena, infatti, ha già da tempo adottato strumenti urbanistici improntati alla sostenibilità e alla rigenerazione del costruito, come il PUG. La ricognizione evidenzia inoltre che, entro il termine del 3 maggio 2024, sono stati convenzionati in conformità alla norma PUA, risalenti al previgente strumento PRG 2000, per un totale di circa 50,8 ettari, di cui 20,8 a uso residenziale e 30 produttivo o non residenziale. Questi comparti potranno essere attuati nei tempi previsti dalle rispettive convenzioni, generalmente di sei anni.

Solo una volta scaduti i termini delle convenzioni dei PUA ancora in corso di validità sarà possibile effettuare una ricognizione consuntiva totale e valutare quanti di questi piani saranno stati effettivamente attuati.

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