
UNA RIFLESSIONE PROFONDA
di Fabrizio Rappini
In questi giorni dove si parla sempre più della violenza sulle donne nei miei archivi ho ritrovato un intervento di mia nipote Yasmine del 25 novembre 2023. L’ho letta e mi sono commosso come la prima volta che mi è capitata fra le mani. Quando l’ha scritta, Yasmine frequentava la 5° A del Liceo Linguistico di Forlì. Oggi ho quindi deciso di riproporla perché, purtroppo, è sempre più attuale come se non fossero passati due anni da quando la scrisse. Spero che qualcuno non mi accusi di nepotismo, ma rifletta e capisca il perché della mia scelta di riproporla
MOLESTIE E STUPRO
NON POSSONO
MAI ESSERE GIUSTIFICATI
di Yasmine Habibi
Non c’è una giustificazione per uno stupro o per delle molestie.
No, perché non “se l’è cercata”. Le prime domande che sorgono spontanee a molte persone sono “aveva bevuto?” e “com’era vestita?”. Il modo in cui una donna si veste non è pretesto, come non lo è il fatto di aver bevuto. Niente è un pretesto.
L’ultimo rapporto Istat sugli stereotipi di genere e l’immagine sociale della violenza sessuale ci fa capire che c’è ancora molta ignoranza nella nostra società.
1 italiano su 4 pensa che la violenza sessuale sulle donne sia colpa di come si vestono. Inoltre il 15% crede che se una donna subisce uno stupro quando è ubriaca o drogata sia in parte causa sua, e quasi il 40% ritiene che se una donna lo vuole davvero è in grado di sottrarsi ad un rapporto non consensuale.
Questi dati ci dicono che ci sono ancora molteplici pregiudizi e questi implicano la vittima a pensare che sia stata colpa sua.
Ma non solo lo stupro è una cosa grave, anche quei gesti, come fischiare quando passa una ragazza, lo sono. Per la maggior parte delle volte gli uomini non riescono a capire che queste cose ci provocano un dolore immenso che non passerà mai; rimarrà sempre una cicatrice dentro di noi.
Tutte queste donne avranno la costante paura di essere toccate, di essere abbracciate o apprezzate.
Un’altra cosa che non aiuta è la legge, l’ho capito dopo le denunce fatte da varie donne; infatti lo stato italiano non aiuta quasi per niente le vittime. Nel caso di violenza domestica, per esempio, è difficile che diano l’allontanamento dal carnefice: in questo modo lui potrà tormentare la tua vita per ancora po’.
Per fortuna ci sono molti centri donna che possono aiutare le vittime e danno a loro un grandissimo supporto morale.
Ovviamente non voglio promuovere il messaggio che la gravità di un abuso su una donna è maggiore rispetto a quella su un uomo. La violenza e lo stupro è inconcepibile in entrambi i sessi, è ripugnante alla stessa maniera.
Bisogna aprire le menti alla gente e riuscire ad eliminare tutti i tabù che sono ancora presenti, e far capire che nessuno si merita tutto questo.
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