Sarebbe la delega più adatta alle sue caratteristiche. Per ora non si sbilancia sul futuro. Difficile possa fare solo l'albergatore
Paolo Lucchi sta sfogliando la margherita. Deve decidere cosa fare fra una ventina di mesi quando non sarà più sindaco di Cesena. Questa è la fase in cui dice che non continuerà a fare politica. Lo ha detto anche a me poco più di un mese fa.
Ma non ci credo. Non perché non fosse sincero. Ma, onestamente, non ce lo vedo a fare solo l’albergatore. Potrebbe farlo per un’estate, quella immediatamente successiva alla conclusione del suo mandato. Un periodo disintossicante può solo fargli bene.
Ma poi deve ritornare attivo. Passare l’autunno e l’inverno con poche cose fa fare diventerebbe un leone in gabbia. È abituato ad avere rapporti con le persone, ma, soprattutto, gli mancherebbe l’adrenalina che ti provoca il dover prendere decisioni quasi a getto continuo.
Siccome è difficile immaginare un suo ritorno alla Confesercenti (è in aspettativa), resta la politica. E l’ipotesi più probabile è quella dell’assessore regionale. Fra l’altro per le elezioni regionali si voterebbe nell’autunno del 2019. Quindi i tempi sarebbero perfetti.
Di lui si continua a parlare come assessore regionale alla Sanità. Ma, a mio parere, non sarebbe la soluzione ideale. Se proprio dovesse entrare a far parte della giunta regionale (ruolo che gli calzerebbe a pennello) le deleghe più adatte a lui sarebbero lo Sviluppo economico oppure il Turismo.
In entrambi i casi avrebbe le competenze più che sufficienti per svolgere il ruolo in maniera adeguata. Ma, secondo me, sarebbe il Turismo l’assessorato dove esprimersi al meglio.
Al di là del fatto che io credo che stiamo parlando di due facce della stessa medaglia, quindi due settori che dovrebbero essere guidati dallo stesso assessore. Ma non succederà mai. Stiamo parlando di due deleghe pesanti (non tanto per la spesa), quindi il governatore (chiunque esso sia) non perderà mai la possibilità di soddisfare due richieste.
Dicevo che ritengo il Turismo la delega migliore per Lucchi. Innanzitutto conosce molto bene il comparto che è anche quello dove l’attuale sindaco di Cesena sarebbe meno ingabbiato essendo quello dove ha più margini di manovra un politico portato a ragionare e muoversi con la filosofia dell’amministratore delegato.
Inoltre non dico che avrebbe di fronte un foglio bianco, ma dovrebbe fare molto lavoro in quanto il nostro turismo ha bisogno di essere innovato in continuazione. E non è un compito facile in quanto comprende quasi tutti i comparti del settore (mare, collina, termalismo, arte) che è sempre più difficile possano avere rapporti sinergici molto stretti. Avendo fruitori diversi non si può parlare di fortissima concorrenza, ma è anche sempre più difficili considerarli complementari.
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