La tela di Penelope del Pd

L'ambito nazionale rischia di vanificare tutto il lavoro fatto a livello locale. E questo rischia di ripercuotersi sulle prossime amministrative

Bravo Pietro Caricato. Domenica, sul Corriere Romagna, quotidiano che ha diretto per molti anni, ha pubblicato un fondo che fotografa perfettamente i problemi del Pd. Quelli nazionali che poi, inevitabilmente, si ripercuotono sul locale.

 

Di Pietro sono amico da moltissimi anni ed ho sempre apprezzato la sua capacità di analisi. “L’antipatia di Renzi e il sonno del Pd” è il titolo del pezzo pubblicato domenica. In buona sostanza, secondo Caricato, se si dovesse tornare a votare il Pd “sarà come una nave dentro la tempesta e con il timone rotto”. E addebita le responsabilità a Matteo Renzi che non ne sta beccando una. Le improvvide dichiarazioni rilasciate nel programma di Fazio sono state l’ultima perla e hanno rottamato quel briciolo di credibilità e di consenso (stando ai sondaggi) che il Pd aveva riconquistato dopo il 4 marzo.

Ed ha ragione Caricato quando scrive “non si può trasformare il partito, che della discussione e del confronto faceva una ragione di vita, in una ‘ditta’ in cui c’è un leader che decide tutto da solo, premiando i fedelissimi”. Poi aggiunge: “il vero problema è che il senso democratico dei democratici è talmente anestetizzato che nessuno muove un passo deciso verso il congresso”.

 

In conclusione Pietro non nasconde la preoccupazione per l’ambito locale dove, di fronte ad un Pd alla deriva, ci sono sindaci  che rischiano di restare a governare in perfetta solitudine senza più riferimenti nazionali di un certo peso. Ed è inevitabile che uno stallo del genere rischi di pesare come un macigno in vista delle amministrative del prossimo anno.

Prendiamo Cesena, ad esempio. Matteo Marchi, segretario comunale, sta facendo un lavoro molto importante nei circoli. Io ci metterei anche qualche banchetto nelle piazze. Però tutto rischia di essere vanificato dal livello nazionale. Non può andare bene.

 

L’impressione è di essere di fronte ad una riproposizione della tela di Penelope che potrebbe avere effetti devastanti il prossimo anno. Quando si voterà. Ed allora se, come scrive Caricato, il Pd (nazionale) è talmente anestetizzato che nessuno muove un deciso passo verso il congresso, questo passo (forte e chiaro) dovrà essere fatto dall’ambito locale prima che sia troppo tardi. Se già non lo è.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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