Un premio ad Agraria

Bancarella nelle scuole, di Lorenzo Marchetti la miglior recensione di "Tutto questo ti darò"

Grande successo di partecipazione al Bancarella nelle scuole. Questa la recensione vincitrice di “Tutto questo ti darò”. È firmata da Lorenzo Marchetti, 3e Agraria.

Manuel pensava di conoscere bene Alvaro, quel ragazzo sorridente e ben educato, che gli aveva chiesto di autografare più volte lo stesso libro, l’uomo che lo aveva salvato dalla solitudine, suo marito. Ma la morte improvvisa del compagno in un incidente stradale e i tanti dubbi che la circondano lo proiettano in un’altra vita di un altro Alvaro, l’erede dei marchesi Muniz de Davila, la famiglia da cui era stato allontanato senza un motivo evidente fin da ragazzino, per poi essere richiamato dal padre, in punto di morte, come suo successore.

Manuel, destinato ad ereditare a sua volta la proprietà del marito, si reca nella villa di cui ormai è il proprietario, dove inizia una sua indagine privata, convinto che dietro la morte di Alvaro ci sia qualcosa di sospetto e di legato al passato. Aiutato da Nogueira, poliziotto in pensione, e da padre Lucas, amico e confidente di Alvaro, viene a conoscenza di una famiglia dal passato oscuro, dove i segreti e le violenze portano a galla un mondo corrotto e di sofferenza, dove tutti sembrano colpevoli e vittime.

Manuel conosce così la famiglia del marito, di cui nessuno gli aveva mai parlato: la madre, fredda e crudele, il Corvo, come tutti la chiamano; il fratello Santiago, debole ed insicuro, ma anche prepotente ed arrogante, con la moglie Catarina, bella ed elegante, perfetta padrona di casa; Elisa, la compagna del fratello minore Fran, trovato morto sulla tomba del padre, dopo essersi iniettato una dose fatale di eroina, con il figlio Samuel, affettuoso e sincero nei confronti dello zio Manuel, diligente esecutore dell’ultimo compito affidatogli da Alvaro; e poi una serie di figure minori, ma ben tratteggiate, dalla governante Herminia, che ama i “suoi bambini” più della stessa madre, al giardiniere Vicente, pedina ignora delle trame della famiglia, fino all’enologo Daniel, che insieme a Manuel porterà avanti la creatura di Alvaro, la sua azienda vinicola “Heroica”.

Tra continui colpi di scena, la vicenda si snoda in modo incalzante, disseminando indizi che solo alla fine troveranno il loro posto nel complesso puzzle della vicenda, che fa emergere un mondo crudele, fatto di corruzione, ambienti equivoci, personaggi disposti a tutto per salvare i loro privilegi, ma capace di lasciar emergere anche sentimenti buoni, valori come l’amicizia e l’amore, che a volte trovano uno spazio inaspettato in cui inserirsi e creano soluzioni impensate.

Motore di tutta la vicenda è l’esigenza di Manuel di conoscere, di eliminare quei sospetti che all’inizio lo portano a dubitare di quell’uomo che fino ad un attimo prima era il suo faro, il suo critico obiettivo ed esigente di ogni libro, quello che leggendo l’ultimo lavoro del marito l’aveva trovato ben costruito, ma privo di sincerità. Ecco che allora Manuel decide di riprendere a scrivere, ma per iniziare un altro romanzo, più vero, quello che Alvaro avrebbe amato, il romanzo della sua vita. “Tutto questo ti darò” è il suo ultimo dono a quell’uomo che prima di morire aveva impostato sul suo Tom Tom la destinazione “casa”.

Dolores Redondo, con il suo quarto romanzo, già vincitore in Spagna del prestigioso Premio Planeta, avvince il lettore con una trama intricata ed intrigante, che lo conduce attraverso un’indagine serrata e dai risvolti psicologici ad un finale in cui la verità, per quanto crudele, emerge, aprendo a prospettive di un futuro migliore.

Questo post è stato letto 77 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *