Cesena fiera torna capitale del libro d’epoca

Sabato e domenica

Cesena – Per due giorni Cesena è la capitale del libro d’epoca. Quello ingiallito, introvabile, dimenticato e proprio per questo di valore. Nulla a che vedere con il miliardo di dollari (1.026.000 per la precisione) rilanciato all’asta di Christie’s a New York per una prima edizione delle opere di Platone impressa a Firenze nel 1484-85. Resta il fatto di un mercato che non ha conosciuto lockdown in termini di affari e che finalmente si ritrova in presenza a Cesena Fiera dopo due anni di stop. L’appuntamento è sabato 19 e domenica 20 febbraio (orario 9-18.30) insieme alle proposte di oltre 40 espositori specializzati nel libro d’antan, a cui se ne aggiungono altri 200 qualificati in brocantage, vintage e modernariato e officina antiquaria.

L’evento giunto alla decima edizione propone libri antichi di pregio, dal XV sec. in poi, ma anche tantissime, e decisamente più abbordabili, curiosità bibliografiche del più recente ‘900, come fuori catalogo, le ricercate prime edizioni e i volumi autografi. Presenti anche commercianti specializzati nella stampa antica, grazie ai quali sarà possibile acquistare stampe decorative di ogni epoca e soggetto (botanica, zoologia, caccia, anatomia, scienza, araldica, architettura, moda, enogastronomia ecc.) assieme a vedute e mappe geografiche italiane, europee e del mondo, tutte rigorosamente originali. E ancora, per i maniaci del collezionismo, un’infinita varietà di poster cinematografici e pubblicitari, fotografie, autografi, cartoline, santini sacri e documenti storici di vario tipo, tra i quali destreggiarsi per scovare piccoli grandi affari.

Ad arricchire l’evento anche una mostra collaterale di macchine per scrivere d’epoca, “Quando la mano declinò sul tasto”, curata dal collezionista cesenate Cristiano Riciputi. In vetrina una trentina di pezzi, dalla seconda metà dell’800 agli anni ’30 del secolo successivo, tra cui la Taurus, la più piccola al mondo, pochissimi esemplari attualmente conosciuti (12 in tutto), la prima italiana costruita, pubblicizzata e venduta (1908, Milano). Insieme a questa “chicca” altre rarità come la Crandall New Model (1886), considerata la più bella macchina per scrivere al mondo grazie alle decorazioni dorate e intarsi in madreperla. Un’altra perla per gli appassionati è la Chicago 3 (1903) che presenta la caratteristica delle bobine con nastri in verticale. E ancora, il modello 1 di Peter Mitterhofer (1864), fedele ricostruzione dell’antesignana opera dell’inventore Mitterhofer che nacque e visse a Parcines (Bolzano), e l’italianissima M1 Olivetti (1912), il primo modello costruito dal fondatore Camillo, in un allestimento che prevede anche il tavolo dattilo e il leggio originale.

Cristiano Riciputi con la macchina per scrivere più piccola del mondo

L’evento viene ospitato nella cornice di “C’era una volta…” il mercatino dell’antiquariato sempre a Cesena Fiera. Oltre 200 gli espositori che propongono brocantage, l’oggettistica e i mobili di un tempo che conservano ancora intatto il loro fascino; vintagee modernariato, gli oggetti di culto che hanno segnato il costume e la cultura al punto da essere ancora considerati, dopo decenni, preziosi e inimitabili; officina antiquaria, i pezzi di collezione dalla lunga storia, dagli stili e dalle epoche più diverse.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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