Tagliando, tagliando, si arriva a Internet: a Forlì successo dell’iscrizione online degli studenti

Si sono chiuse il 28 febbraio le iscrizioni online degli studenti al primo anno di elementari, medie e superiori, come stabilito dalla spending review dello scorso luglio.
A Forlì le operazioni si sono svolte senza troppi problemi e i dati finali sono buoni. Alla scuola primaria sono state acquisite il 98,07% delle iscrizioni e su 3.573 alunni delle prime elementari ne mancano 69 su tutto il territorio, vale a dire pochissimi. Il totale degli alunni che frequentano la prima media è 3.441, di cui 3.380 sono stati acquisiti, arrivando a coprire il 98,23% del totale. Mancano un po’ più 200 studenti.
Si tratta di numeri molto positivi, che sanciscono il successo di questa operazione. Molte scuole in Italia si trovano infatti a lavorare ancora sul cartaceo. Proprio per venire incontro a questi istituti il ministro Francesco Profumo aveva introdotto l’iscrizione online come facoltativa, ottenendo però solo 5.319 iscrizioni dal computer di casa. Considerando che gli studenti che ogni anno scolastico si iscrivono alla prima elementare sono circa un milione e mezzo, si parla di numeri decisamente trascurabili.
scuola_tablet
Gli ostacoli all’utilizzo di internet sono molteplici: resistenze culturali e di abitudine su tutti, ma c’è anche il fatto che circa il 20% delle famiglie non ha un computer a casa (al Sud si arriva anche a punte del 30%).
Quella appena conclusa appare quindi un’operazione innovativa, che purtroppo arriva solo per esigenze di contenimento dei costi. L’abolizione per legge del cartaceo non può che spingere verso un cambio di mentalità. Si parla troppo spesso di arretratezza della nostra burocrazia se paragonata a quella snella e veloce del Nord Europa. Ecco, questa può essere l’occasione giusta per evolverci. È positivo che si cominci a parlare di pagelle online e di controllo del registro di classe sul web, perché è solo prendendo dimestichezza con queste pratiche che si può pensare di cambiare anche la mentalità.
Intanto Forlì si gode il successo dell’iniziativa lanciata dal Miur e per una volta sembra che i problemi di bilancio abbiano generato qualcosa di positivo.

Questo post è stato letto 193 volte

Commenti Facebook
Avatar photo

Riccardo Bianchi

Riccardo Bianchi, è nato e vive a Forlì. Laureato in Scienze Politiche e in Mass Media e Politica, su Romagnapost.it racconta fatti di cronaca legati al mondo del web e della comunicazione.