Per il quarto anno consecutivo la finale nazionale delle Olimpiadi del “Problem Solving” si svolgerà a Cesena, presso il nuovo Campus Universitario (via dell’Università, 50). L’evento è fissato per il 12 e 13 aprile 2019 e vedrà la presenza di circa 500 alunni e studenti della scuola dell’obbligo (primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado), accompagnati dai loro docenti e famigliari: in totale saranno più di 800 le persone presentialla manifestazione, provenienti da ogni parte d’Italia.L’organizzazione logistica della manifestazione sarà curata dal Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna (campus di Cesena) Università di Bologna, Campus di Cesena e da Ser.In.Ar..
Le Olimpiadi del “Problem Solving” (OPS) sono promosse da oltre 10 anni dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, al fine di perseguire il potenziamento delle metodologie di problem solving, mettendo a frutto il patrimonio informatico, strumento privilegiato per comprendere il complesso mondo della globalizzazione e sviluppando processi di ragionamento creativo e metodico.
La manifestazione si articola in gare di informatica, algoritmica e programmazione in 5 articolazioni: primarie a squadre, secondarie di primo grado a squadre e individuali, secondarie di secondo grado a squadre e individuali.
Il programma prevede nella giornata di venerdì 12 aprile le gare a squadra e individuali riservate agli studenti della Scuola Secondaria di II Grado, mentre sabato 13 aprile sarà la volta degli alunni della Primaria impegnati nelle gare a squadre e dei ragazzi della Secondaria di I grado (gare individuali e a squadre). Nel corso della due giorni cesenate sono previste anche altre gare parallele che riguardano la programmazione, il makers e il coding: le premiazioni, previste a fine delle due giornate, si svolgeranno presso l’Aula Magna del Campus.
“La scelta del MIUR di tornare a Cesena, dopo il successo e l’entusiasmo suscitati nelle tre edizioni precedenti – commenta il presidente di Ser.In.Ar. Alberto Zambianchi – rappresenta indubbiamente un riconoscimento, non solo dell’efficienza organizzativa messa in campo negli anni scorsi, ma anche dell’eccellenza in campo informatico espressa dai nostri insediamenti universitari e, nel contempo, costituisce per la Romagna una reale opportunità per dare un’ulteriore prova della propria tradizionale ospitalità, un valore che fa parte del DNA del nostro territorio”.
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