Si è concluso nel 2020 il percorso di riallestimento e rinnovamento delle collezioni della principale sezione a scaffale aperto della Biblioteca Classense: la sezione di saggistica e letteratura non contemporanea (dai classici greci e latini fino a tutto l’Ottocento) collocata al primo piano del complesso monumentale.
Il progetto denominato La classense si amplia – dopo l’inaugurazione dell’Ala delle Arti nel 2018 –ha coinvolto l’intero primo piano e tutti gli ambiti disciplinari qui ospitati. A lavoro ultimato, la sezione offre al pubblico oltre 50.000 volumi a scaffale aperto, con un consistente aggiornamento dell’offerta e una migliore leggibilità delle diverse collezioni, grazie anche a una rinnovata segnaletica basata sull’uso dei colori.
Per soddisfare al meglio le esigenze dell’utenza è stato ripensato anche l’allestimento, con un aumento dei posti studio di 12 unità e un incremento di ben 100 metri lineari dello scaffale aperto, valorizzando così il patrimonio acquisito dall’Istituzione nel corso degli ultimi anni, soprattutto nell’ambito delle discipline letterarie, da sempre fiore all’occhiello del patrimonio classense.
Nel 2020 il progetto si è focalizzato proprio sulla completa riorganizzazione delle raccolte letterarie, nata in primis dalla necessità di un’efficace integrazione con l’offerta di narrativa contemporanea della Sezione Lettura del piano terra. La rinnovata sezione di Letteratura – ospitata nel corridoio oggetto dell’intervento dell’architetto Dezzi Bardeschi e nei cinque camerini che vi si affacciano – offre al lettore un’ampia e aggiornata selezione di volumi di saggi critici e di testi di autori attivi fino alla fine dell’Ottocento, italiani e stranieri, e si sviluppa secondo criteri che favoriscono la vicinanza fisica tra opere letterarie e relativi contributi critici. La sezione presenta inoltre una quota rilevante, e qualitativamente di pregio, di materiale finora collocato nei magazzini (come ad esempio la collana Einaudi I Millenni), permettendo in ultima analisi ai lettori di fare una corposa ‘carrelata’ dei testi più significativi della produzione letteraria.
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