Il premio Strega Francesco Piccolo a ScrittuRa

Francesco Piccolo

LUGO. La seconda giornata lughese di ScrittuRa Festival è all’insegna del racconto della Romagna, tra il cinema di Fellini e la nostalgia. 

Alle 18.30 al Chiostro del Carmine Francesco Zani racconterà come ESORDIRE IN ROMAGNA con il suo primo romanzo “Parlami” (Fazi). Il commovente esordio di Francesco Zani, racconta con voce limpida e sincera l’arrivo di un bambino speciale capace di scardinare i meccanismi di una famiglia come tante. L’autore dialogherà con Teoderica Angelozzi

Alle 21 Pavaglione Francesco Piccolo con FELLINI VS VISCONTI. Autore premio Strega e sceneggiatore (tra gli altri di Nanni Moretti) torna con un romanzo in cui il cinema è protagonista raccontando la rivalità tra Federico Fellini e Luchino Visconti, in dialogo con Matteo Cavezzali.

Nel suo ultimo romanzo “La bella confusione” (Einaudi) racconta appunto di “Otto e mezzo” e “Il Gattopardo”, due film epocali girati contemporaneamente, e che tutti crediamo di conoscere benissimo. Ma se torniamo a quel mitico 1963, con Claudia Cardinale che corre da un set all’altro, Burt Lancaster che deve dimostrare di non essere un cowboy, Sandra Milo che ama l’amore più del cinema, Marcello Mastroianni troppo felice per interpretare il suo personaggio, ecco che si spalanca un mondo intero. Intanto, fuori dal set, si dibatte un Paese in cui la cultura è ancora politica, e l’epopea di un celebre romanzo rifiutato e poi riscoperto s’intreccia alle vicende personali e pubbliche di Federico Fellini e Luchino Visconti, sublimi registi avversari. Guardando dietro le quinte, Francesco Piccolo ci fa rivivere lo spirito irripetibile di un’epoca. Un racconto unico e travolgente sulla forza del genio e su quella del destino. La storia del cinema non è poi così diversa dalla vita: apparentemente lineare, ma costellata di incontri fortuiti, appuntamenti rincorsi o mancati, decisioni prese all’ultimo minuto e imprevedibili coincidenze. Fatalità cruciali che permettono a un’opera di venire alla luce, con le precise caratteristiche che poi tutti ricorderanno. La scelta di un’attrice, la luce sul set, le vicissitudini sentimentali del regista o di un comprimario – così come i tagli nel budget o una scena cambiata all’improvviso – possono scrivere a modo loro una pagina del genio universale. Il 1963 è stato l’anno di Fellini e di Visconti. Un anno decisivo per il cinema italiano, che ha visto la nascita di “Otto e mezzo” e “Il Gattopardo”. Ma prima di diventare i capolavori che ben sappiamo erano due incredibili scommesse, nonché il campo di battaglia tra due artisti rivali e profondamente diversi: mentre Claudia Cardinale cambiava il colore dei capelli secondo il capriccio di chi la dirigeva, l’intero contesto culturale italiano si stava preparando a sposare l’una o l’altra visione del cinema e del mondo. Ecco cos’è “La bella confusione”: inseguendo come un detective le figure e gli episodi che hanno fatto la Storia, Francesco Piccolo ha setacciato lettere, filmati, appunti e diari, interviste, pettegolezzi, testimonianze. Perché in questo romanzo diverso da qualsiasi altro romanzo i personaggi si chiamano Marcello Mastroianni, Ennio Flaiano, Sandra Milo, Tomasi di Lampedusa, Camilla Cederna, Suso Cecchi d’Amico, Burt Lancaster e Pier Paolo Pasolini. Muovendosi tra il mito e l’aneddoto, la voce inconfondibile dell’autore di “Il desiderio di essere come tutti” risveglia milioni di ricordi e ci regala la luce perduta di un’epoca. Un documentario fatto di parole: la potenza dell’arte, i segreti del cinema, i duelli di un’Italia che non sapremmo più immaginare.

Scrittore e sceneggiatore italiano (n. Caserta 1964). Laureato in Lettere, è autore di diversi racconti (si cita la raccolta Storie di primogeniti e figli unici, 1996, ripubblicata con un’introduzione inedita nel 2012) e di opere quali Diario di uno scrittore senza talento (1993, finalista al Premio Italo Calvino), Il tempo imperfetto (2000), L’Italia spensierata (2007), Momenti di trascurabile felicità (2010, disponibile come audiolibro dal 2011, da cui è stato tratto l’omonimo film di D. Luchetti nel 2019), Allegro occidentale (2013), Il desiderio di essere come tutti (2013, vincitore al Premio Strega 2014), il racconto Tutta la vita a Berlino, pubblicato nel volume antologico Figuracce (2014) curato da N. Ammaniti, Momenti di trascurabile infelicità (2015), L’animale che mi porto dentro (2018), Momenti trascurabili vol. 3 (2020) e La bella confusione. L’anno di Fellini e Visconti (2023). P. scrive anche per il cinema (tra le sceneggiature che ha firmato si ricordano quelle per Caos calmo, 2008; La prima cosa bella, 2010; Habemus papam e Gli sfiorati, entrambi del 2011; Mia madre, 2015)

In caso di maltempo il festival si svolgerà alle 18.30 al Salone Estense e alle 21 all’aula magna dell’ITIS Marconi-Istituto Compagnoni.

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