Sarà presentato mercoledì 19 novembre – ore 17.30 – a Cesena nell’Aula magna della Biblioteca Malatestiana il romanzo “Te Reo” (edizioni Sensoinverso) opera prima del giornalista romagnolo Stefano Andrini. Ne discuteranno con l’autore Christian Castorri, assessore comunale alla cultura e Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate. Letture in dialetto di Franco Casadei, medico e poeta. Colonna sonora di Chiara Balestri. Partecipa Cristina Alberti, la sfoglina che ha ispirato il personaggio principale del romanzo. “Te Reo” è un termine preso a prestito dalla lingua maori e significa la voce, l’eco, il suono inafferrabile. Ma non è la sola singolarità del volume. E’ stato scritto su Facebook, un capitoletto al giorno di poco più di 800 caratteri, in poco più di un mese con il linguaggio essenziale dei social nel rispetto dei colpi di scena degli ottocenteschi romanzi di appendice. Giorno dopo giorno è scattata una interattività stupefacente. Gli amici, dopo i “mi piace” iniziali, sono intervenuti da protagonisti nella stesura del romanzo. Bombardando l’autore di consigli e di proposte: sul carattere dei personaggi, sulla loro sorte, sulle scelte dei vini o dei piatti gastronomici della Romagna che fanno da contorno alla trama. Un caso editoriale, dunque. Quattrocento copie vendute in pochi giorni. Con un libro che come per magia lascia la rete per accomodarsi negli scaffali delle librerie. Impossibile sintetizzare la trama, surreale e ironica, che gira attorno al progetto della Russia di annettere la Romagna. Il miglior trailer lo ha metaforicamente girato la giornalista Lisa Bellocchi che nella prefazione scrive: “I personaggi si accavallano al pari dei mort-ammazzati (qualcuno, fortunatamente, solo apparente) tra velocissimi cambi di scena e di ruoli. Nella storia appaiono e scompaiono Obama e Putin; il malvagio grande vecchio Sepolcro Imbiancato e il mago Flemma; il saggio giapponese Jan’ni Vu~arāno e la sfoglina bolognese Annamaria Clementi. Tra un cadavere con la testa mozzata e una piscina riempita di veleno, fa capolino persino il Papa”.
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