Sulla sanità serve chiarezza

Il governo non rimborsa le Regioni per le spese Covid, ma questo non può essere la giustificazione per smantellare. Serve un progetto

CESENA. Continua la battaglia della Uil sul fronte della sanità. Il sindacato che a livello regionale è guidato da Giuliano Zignani comincia ad ottenere i primi risultati concreti. A fare il primo passo è il Consiglio Comunale di Bologna che ha votato un ordine del giorno proprio sul tema sanitario. A presentarlo e a votarlo a maggioranza, sono stati i gruppi consiliari di Pd, Coalizione Civica e la lista Matteo Lepore sindaco.

Giuliano Zignani

Il documento è stato presentato sull’onda della sollecitazione della Uil che dopo aver proclamato lo stato di agitazione del personale della sanità emiliano-romagnola si è posto il problema del perché la politica fosse del tutto silente sulla situazione da codice rosso in cui versa la nostra sanità. Per questo ha redatto una bozza di ordine del giorno inviato ai capigruppo dei Consigli Comunali e dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. 

Una provocazione finalizzata a far sedere tutti attorno ad un tavolo per tratteggiare la sanità dei prossimi anni. “Sanità  – sottolinea Giuliano Zignani – che, non mi stancherò mai di ribadirlo, deve rimanere pubblica con una percentuale molto contenuta di privato accreditato. Sarebbe inaccettabile che in Emilia Romagna accadesse quando si è verificato in Lombardia o in Veneto dove sono state drenate le risorse verso il pubblico per riversarle nel privato, consegnando così un bene pubblico nelle mani di imprenditori”.

Giuliano Zignani (via Facebook)

Il segretario regionale della Uil poi aggiunge: “Certo in questa partita delicata, ma altrettanto fondamentale per il futuro dei nostri ospedali, dei nostri ambulatori e del nostro personale, il convitato di pietra rimane il Governo che deve, ripeto deve, erogare le giuste risorse o quanto meno ‘rimborsare’ ciò che l’Emilia Romagna ha profuso durante la pandemia”.

Infatti, mentre la pandemia torna ad alzare la testa, c’è preoccupazione per il conto salato del Covid. Il governo  pare sia intenzionato a non stanziare risorse economiche per ripianare le spese straordinarie sostenute dalle Regioni nel corso del 2021. Per l’Emilia-Romagna si tratta di un colpo che rischia di affossare le finanze. Per l’Emilia Romagna si tratta di una botta da sedici milioni. È quindi ovvio che ci sia apprensione per la tenuta dei conti. Ne abbiamo parlato nei nostri studi con il segretario Uil regionale Giuliano Zignani.

Sul tema della sanità Zignani è tornato alla carica calando il carico da undici nel corso di un’intervista concessa a Teleromagna: “La Regione non può continuare a pensare che la responsabilità sia tutto del governo centrale. Così facendo rischiamo di perdere delle occasioni. Naturalmente c’è il problema che Roma non copre le spese. Però l’emergenza sanità va affrontata con un progetto complessivo partendo dal presupposto che il Covid non solo è ancora vivo, ma c’è un  aumento di contagi. In poche parole: c’è un progetto futuro di sanità che vogliano capire e discutere”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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