Se tutto va bene siamo rovinati

Lega e 5Stelle mostrano inadeguatezza e il Pd fa un'opposizione troppo morbida

Per favore, ditemi che non è vero e che siamo su “Scherzi parte”. Fino ad ora guardavo alla trattativa fra Lega e 5Stelle con molto disincantato. Forse, addirittura, con un po’ di snobismo.

 

Adesso sono preoccupato. Il sentimento è cambiato dopo che ho visto la bozza di governo che ha pubblicato Huffingtonpost post. E, poco importa che sia superata. Il fatto stesso che l’abbiano redatta è gravissimo. Sulle capacità politiche di Lega e 5Stelle (a partire dai leader) ho sempre avuto dei dubbi. Ma adesso ho delle certezze: questi signori non sarebbero in grado di governare neppure la bocciofila di paese, con tutto il rispetto per la bocciofila.

Come si può pensare di mettere in un accordo di governo (quello che per Di Maio deve scrivere la storia) di chiedere alla Bce di  cancellare debiti per 250 miliardi di euro. Oppure per abbattere il debito pubblico c’è l’ideona di vendere le caserme o parte del patrimonio pubblico. Magari ci mettiamo anche il Colosseo.

 

Inoltre nella stessa bozza si prevede una spesa di 17 miliardi l’anno (non una tantum) per il reddito di cittadinanza che, in parte, dovrà essere finanziato da quella Unione europea dalla quale si vuole uscire.

 

Sia chiara una cosa: se questo fosse il business plan con il quale qualsiasi azienda privata si presentasse in uno sportello bancario per chiedere un finanziamento la risposta potrebbe essere solo una: una grassa e sonora risata del funzionario. Ma non perché le banche sono piccole, brutte e  cattive. Ma perché è un piano assolutamente insostenibile.

Poi c’è la chicca del comitato di conciliazione, una sorta di tutor o sovrintendente del Consiglio dei ministri. Qualcosa di dubbio gusto dal punto di vista costituzionale, ma non solo e sul quale è meglio stendere un velo pietoso per non fare cattivi pensieri.

 

Il problema però è anche un altro: in tutto questo il Pd cosa fa? Si limita ai colpi di fioretto. No, non ci siamo proprio. Non solo non affonda il colpo, ma lascia la piazza al Lega e 5Stelle. Leghisti e pentastellati hanno già annunciato che faranno i gazebo per spiegare i termini dell’accordo. È chiaro, lo faranno se accordo ci sarà. Io ho sempre ritenuto che ci sarà.

 

E se così sarà il Pd starà a guardare e risponderà con dei colpi di fioretto? Non ci siamo. Non è così che si fa opposizione. Soprattutto in un momento così delicato bisogna avere la forza e il coraggio di parlare con la gente. Anche e soprattutto con quella che non ti vota più. Ma andando oltre ai circoli. Il Pd invece rischia di essere assente della piazza naturale, ma anche da quella virtuale. Facebook e il web in generale sono sicuramente meno nobili, ma altrettanto importanti. Onestamente non capisco la strategia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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