In vista delle primarie del Pd i renziani sono molto ottimisti e puntano al 70 per cento. Ma i fans di Orlando sono in crescita. Non pervenuto Emiliano
Renzi farà il pieno anche a Cesena. Non sono sondaggi, non sono previsioni, ma sensazioni e qualcosa di più. Quasi certezze. Il riferimento è alle primarie del Pd che si terranno il trenta aprile. Tre i candidati. Oltre a Matteo Renzi ci sono Andrea Orlando, ministro alla Giustizia, e Michele Emiliano, governatore della Puglia.
Tutti i sondaggi indicano in Matteo Renzi il grande favorito e nessuno ha dei dubbi sul fatto che le previsioni della vigilia saranno rispettate. Il dubbio è su quale sarà la percentuale che il messere otterrà. È l’unico dubbio che c’è a Cesena. Con Renzi non solo è schierata la stragrande maggioranza dei dirigenti che hanno compiti istituzionali. Ma anche buona parte della base. Il popolo del Festival de l’Unità, tanto per capirci. Questo non vuol dire che otterrà il plebiscito del 2013 quando a Cesena fu votato dal 79,2 per cento dei circa 18 mila votanti, il dato più alto di tutta la Romagna.
All’interno del Pd sono però in molti quelli che ritengono che anche questa volta la percentuale sarà molto alta, non inferiore al settanta per cento. Molto è legato all’affluenza, vero punto interrogativo. Ma crescono quelli che pensano che Renzi si dovrà “accontentare” di qualcosa di meno. A ritenerlo è il gruppo che si riconosce in Andrea Orlando. Ne fanno parte la sinistra interna, a partire da Enzo Lattuca, parlamentare che ha vissuto un lungo travaglio prima di decidere di restare nel Pd. Al suo fianco ci sono, in particolare, ex Ds. Alcuni dei quali sono stati esponenti di primo piano anche a livello istituzionale e continuano ad avere un peso è un ruolo di primo piano nel partito. Fra gli altri: Simone Zignani, Matteo Brighi, Alen Balzoni, Massimiliano Mazzotti.
Tutti hanno scelto di restare all’Interno del partito per portare avanti una battaglia di minoranza con l’obiettivo di cambiare le cose. Sanno che non sarà un compito facile e neppure breve. Non cercano scorciatoie, ma, nel contempo, chiedono rispetto dai vertici del partito. Sanno che il problema a Cesena non esiste e si augurano che lo stesso succeda anche agli altri livelli. Fino a quello nazionale.
Per quanto riguarda Emiliano al momento non pare avere particolari sostenitori. È facile immaginare che qualcuno spunterà, ma un po’ tutti ritengono che la sua lista a Cesena non otterrà un grandissimo successo.
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