Presentati gli emendamenti e critiche ad alcune scelte strategiche
Questi gli emendamenti che saranno presentati nel prossimo bilancio previsionale 2019 dal gruppo consiliare Libera.
Sono tre punti che, secondo Libera, nell’attuale previsionale della giunta non sono tenuti debitamente in considerazione.
1. la riduzione del rischio sismico dell’edilizia scolastica per il quale prevendiamo un incremento del fondo per euro 400 mila;
2. l’aumento considerevole del fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche che viene triplicato passando a 300 mila euro complessivi;
3. un forte incremento per la difesa idrogeologica e dalle frane che viene aumentato di 700 mila euro (la giunta per ora avrebbe previsto un investimento per tutto il comune di Cesena di appena 50 mila euro)
La nota di Libera prosegue: “ci sono inoltre anche altri emendamenti sulla parte corrente relativi alla riduzione dell’IMU dei fabbricati strumentali posseduti direttamente dalle imprese che ci lavorano e la riduzione della Tari (prelevando il lauto dividendo Hera che come noto non viene riversato sui cittadini che pagano la tassa dell’immondizia ma che invece viene spalmato nel bilancio generale del comune)”.
poi una denuncia: “in ultimo non sfugga un nuovo regalo che questa amministrazione ci farà in questo bilancio previsionale 2019. Dopo aver pagato il debito della causa dei I Gessi (già 1,7 milioni pagati che potrebbero poi aumentare ad ulteriori 1,4 milioni per la nuova causa), dopo aver dovuto ripagare i debiti lasciati dal Cesena Calcio contratti nell’era Campedelli (2,5 milioni della fidejussione fatta a favore del Cesena calcio per la ristrutturazione dello stadio) si aggiunge ora l’ennesima tegola sul nostro bilancio che risponde alla voce relativa alla liquidazione della società Valori Città.
Una triste vicenda questa che vede ora la liquidazione della società, interamente posseduta dal Comune il quale si accolla 3,3 milioni di euro di debiti che andremo a coprire con un mutuo. Un debito nato in un periodo in cui il PD aveva pensato di sviluppare il business immobiliare che però ora vede un aggravio notevole sulle spalle dei nostri cittadini”.
Infine: “in ultimo, è bene dirlo, la ristrutturazione delle tre piazze deriverà interamente dai contributi statali e regionali. Su questo la nostra attenzione sarà massima affinché non capiti come già accaduto con piazza della Libertà dove l’attesa dei soldi della Regione si trasformò poi improvvisamente in un bel mutuo da oltre 3 milioni di euro perché la Regione aveva dirottato verso cose ben più serie le provvidenze prima previste”.
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